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Cascate delle Valli Cupe
Cascate delle Valli Cupe

La Riserva Naturale Regionale delle Valli Cupe istituita con legge regionale del 21 dicembre 2016 è un importante area naturalistica della Presila catanzarese, nei pressi di Sersale, in Calabria.

Luoghi incantevoli e suggestivi sono una delle caratteristiche principali dell’intera area delle Valli Cupe.

La natura selvaggia dei canyon e delle gole montane, il fascino delle cascate e dei ruscelli dalle acque limpidissime, la straordinaria ricchezza della flora e della fauna, il mistero delle antiche leggende legate al passato dei borghi e dei paesi del circondario incantano il visitatore.

L’area delle Valli Cupe si presenta con pareti tagliate verticalmente, inaccessibili e aspre, con profilo spesso ricco di una miriade di piccoli anfratti scavati dagli agenti atmosferici, regno esclusivo degli uccelli che qui nidificano in gran copia.

I

l canyon, unico in Italia per caratteristiche geo-morfologiche, è ricco di specie vegetali di rara bellezza. Tra queste spicca la presenza della rarissima Woodwardia radicans (o Felce bulbifera), vero e proprio fossile vivente di cui si sono trovate tracce risalenti a circa 350 milioni di anni fa.

Altrettanto ricca è la fauna, rappresentata da specie anche molto rare come la salamandrina dagli occhiali, il nibbio, il gufo reale e comune , il gheppio, il corvo imperiale, l’avvoltoio egiziano.

In Sila Piccola, nei dintorni di Sersale e degli altri centri montani limitrofi, si ergono meravigliosi e incomparabili monumenti geologici: i canyon delle Valli Cupe, di Barbaro, delle Timpe Rosse, dell’Inferno, di Melissaro e di Razzone, e le gole del Crocchio, rappresentano dei veri e propri gioielli naturalistici.

Altrettanto imponenti e numerosi sono i monoliti, che si insinuano tra le pendici selvagge della selva calabrese, foresta del mediterraneo per antonomasia, e formano un piccolo universo sconosciuto e dal fascino irresistibile.

La Pietra del Ruvazzo (nome dialettale del pettirosso ), ad esempio, è un vero e proprio eco-museo, un bene naturalistico che reca importanti testimonianze della storia umana. Presenta infatti alcune incisioni risalenti al 1600, legate alla storia del brigantaggio e numerosi riferimenti a una ricca memoria orale (storia della ninfa greca Arocha, leggende popolari che raccontano di curiosi esseri animati, ecc.) che meritano di essere appresi sul posto.

Di analogo rilievo geologico è il monolito noto con il nome di Petra aggìallu, alto circa 18 metri, situato alla confluenza di due torrenti dalle acque limpidissime.

Un centinaio di spettacolari cascate alte fino 100 m e immerse in una cornice di vegetazione

è possibile ammirare la Felce regale, preziosa e rara pianta di antichissima origine e di grande valore botanico.

Un centinaio di spettacolari cascate alte fino 100 m e immerse in una cornice di vegetazione lussureggiante di tipo subtropicale, dove è possibile vivere l’esperienza unica di un bagno in acque limpide e incontaminate, alimentate da torrenti che scendono impetuosi attraverso le pendici montuose fino a raggiungere le acque cristalline del mar Ionio.

La Cascata Campanaro è situata in una delle zone più incontaminate della regione, ma allo stesso tempo facilmente raggiungibile con qualsiasi mezzo. Sul sentiero che conduce alla cascata è possibile incontrare 3 sorgenti, un vullu (una caratteristica pozza d’acqua corrente) e un vecchio ponte, costruito da abilissime maestranze locali e distrutto in parte dai bombardamenti della seconda guerra mondiale: testimonianza suggestiva di opera perfettamente inserita nell’ambiente naturale.

La cascata, alta circa 22 metri, è immersa in uno scenario paradisiaco, abbellito dal colore straordinario della roccia che fa da sfondo al salto dell’acqua e arricchito dalla presenza di piante rare, che fanno assomigliare il sito ad un angolo di foresta equatoriale. Al luogo è legato un importante episodio di storia locale, confermato da un antico documento del ministero della guerra, e cioè l’arresto di una “mano” (cioè cinque) di pericolosissimi briganti.

Di particolare valore naturalistico sono poi la Cascata delle Rupe, spettacolare salto d’acqua inciso in roccia granitica, arricchita dalla presenza di due felci tropicali molto rare (la Felcetta lanosa e la Pteride di Creta) e le Gole del Crocchio, nel tratto montano dell’antico fiume Arocha, dove tra l’altro è possibile ammirare la Felce regale, preziosa e rara pianta di antichissima origine e di grande valore botanico.

  • Crotone (Km 55):
  • SS 106 in direzione Catanzaro; al bivio per Cropani-Sersale svoltare a destra e proseguire per Sersale.

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